Spazio GiraSole inaugura la sua nuova casa a Villa Guardia
- Marco

- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 9 min
Il 30 ottobre 2025 si è svolta l’inaugurazione ufficiale della nuova sede dello Spazio GiraSole a Villa Guardia (CO). Un momento istituzionale per presentare spazi e servizi potenziati di Centro Progetti Educativi, a servizio di bambini, ragazzi, adulti e famiglie del territorio.
Lo scorso 30 ottobre Centro Progetti Educativi ha inaugurato ufficialmente la sua nuova sede operativa a Villa Guardia (Como), in via Belvedere 12. L’evento, dal titolo “Radici solide, sguardo al sole”, è stato presentato come «un momento speciale per aprire le porte del nuovo Centro Polispecialistico Spazio GiraSole, dedicato all’accoglienza, alla cura e all’inclusione di bambini, ragazzi e adulti con disabilità, disturbi del neurosviluppo e fragilità emotive, relazionali e comportamentali. Questa giornata ha rappresentato non solo una festa per i 25 anni di attività della Cooperativa, ma l’inizio simbolico di una nuova fase per una realtà da un quarto di secolo punto di riferimento sul territorio.
Una nuova sede, spazi ampliati e servizi potenziati
La nuova sede si estende su circa 1.500 metri quadrati e si è mostrata in tutta la sua bellezza: ambienti moderni, luminosi, accoglienti e pienamente accessibili, pensati per rispondere in modo ancora più tempestivo e coordinato ai bisogni educativi, terapeutici e riabilitativi delle persone seguite. Non un semplice trasferimento logistico, ma un salto di qualità strutturale: la sede rinnovata ospita diverse aree funzionali per l’accoglienza di bambini, adolescenti e famiglie, integrando spazi dedicati sia all’età evolutiva sia all’età adulta. In particolare, il cuore pulsante sarà il nuovo Centro Diurno a ciclo Continuo (CDC), un servizio diurno innovativo, in fase di accreditamento da parte di Regione Lombardia, concepito per accogliere in modo stabile i bambini, offrendo interventi educativi, terapeutici e socio-riabilitativi in un ambiente protetto, stimolante e relazionale. Un servizio che non vuole essere il classico centro diurno con orari standardizzati, ma un servizio modulare con orari eventualmente finalizzati all'integrazione dell'orario scolastico. Accanto alla dimensione educativa, la struttura integra servizi clinico-sanitari specialistici: neuropsichiatria infantile, logopedia, psicomotricità, interventi psicoeducativi comportamentali e relazionali, programmi metacognitivi per potenziare le funzioni esecutive in caso di DSA e altre difficoltà evolutive. Tutto ciò secondo un approccio biopsicosociale, che non guarda solo al sintomo ma considera il contesto di vita del bambino, coinvolgendo attivamente famiglia, scuola e servizi territoriali in una rete costante e sinergica.
Un aspetto innovativo introdotto nella nuova sede riguarda il benessere nutrizionale (asse intestino-cervello): vengono attivati percorsi dedicati alla nutrizione e all’equilibrio intestinale, riconoscendo lo stretto legame tra alimentazione, funzioni cognitive ed equilibrio emotivo. Questo approccio olistico permetterà di affrontare anche problematiche come la selettività alimentare, spesso presente nei disturbi dello spettro autistico, superando la frammentazione degli interventi tradizionali e promuovendo il benessere psicofisico complessivo delle persone.
La Cooperativa ha inoltre scelto consapevolmente di ampliare i propri servizi alla fascia adulta: difficoltà psicologiche ed emotive, autismo, ADHD o DSA richiedono spesso supporto continuativo anche in età adulta, durante la fase dell’inserimento lavorativo, della vita indipendente e delle relazioni affettive. Nella nuova sede opererà dunque un’équipe dedicata alla diagnosi e al trattamento non solo di bambini, anche di adolescenti e adulti neurodivergenti, con percorsi individuali e di gruppo finalizzati a fornire strumenti pratici per una quotidianità più serena e autonoma. Questa estensione rappresenta una presa di posizione decisa: la fragilità andrebbe orientata ad una condizione che può trasformarsi in competenza e risorsa. Questa visione conferma il desiderio dei vertici di dare più spazio all’ascolto per dare più forza alle risposte, mettendo al centro la persona e costruendo attorno ad essa una comunità di cura.
Il taglio del nastro durante l’inaugurazione del 30 ottobre 2025.
L’evento inaugurale “Radici solide, sguardo al sole”
Alla cerimonia del 30 ottobre hanno partecipato numerosi rappresentanti istituzionali e della comunità. Dopo il tradizionale taglio del nastro, a cui hanno presenziato, tra gli altri, il Presidente della Cooperativa, il Sindaco di Villa Guardia Paolo Veronelli e l’Assessore ai Servizi Sociali Giulia Pedroni, si sono susseguiti interventi ricchi di spunti. Alessandra Locatelli, Ministra per le Disabilità, ha aperto la mattinata con un videomessaggio di saluto, esprimendo il suo plauso per questa nuova realtà e sottolineando quanto progetti come lo Spazio GiraSole siano fondamentali per potenziare l’autonomia delle persone con disabilità e offrire continuità di supporto alle famiglie.
Di seguito, Maria Paola “Mapi” Danna, autrice, conduttrice e specialista in Human Sustainability, ha catturato il pubblico con uno speech ispirazionale. Nota per il percorso formativo “Le 6 porte della Leadership del Riconoscimento”, Mapi Danna ha proposto una riflessione dal titolo evocativo “Da campi di battaglia a campi di semina – Il potere del Riconoscimento per fiorire, insieme”. Nel suo intervento ha esplorato il valore del riconoscere sé stessi e gli altri come atto di crescita, coesione e umanità, invitando a trasformare le difficoltà in terreno fertile per una nuova semina.
Subito dopo è intervenuta Antonella Mazzillo, direttrice clinica e pedagogica del Centro, ha illustrato come il nuovo spazio rappresenti un passo decisivo per rafforzare la qualità dell’offerta socio-sanitaria, mettendo l’accento sull’importanza di un ambiente capace di promuovere benessere, partecipazione e autonomia. La Dott.ssa Mazzillo, ha condiviso dati ed esperienze che spiegano le ragioni profonde di questo ampliamento: «Ciò che incontriamo ogni giorno nelle famiglie, nei ragazzi, nei bambini, va oltre l’ordinario, abbraccia aspetti di fragilità che negli ultimi anni si sono amplificati», ha spiegato, riferendosi all’aumento di situazioni di disagio emotivo e sociale tra i giovani. Le statistiche recenti parlano chiaro: in Italia, al 31 dicembre 2023, oltre 374.000 minorenni risultavano in carico ai servizi sociali, di cui 113.892 vittime di maltrattamento, dato cresciuto del 58% rispetto al 2018. Tra gli adolescenti 15–19 anni, la percezione della propria salute è scesa sotto la sufficienza e il 64% ritiene che la casa o struttura in cui vive non sia sempre un luogo sicuro. Di fronte a questa realtà, con un messaggio toccante, la Dott.ssa Mazzillo ha sottolineato che molte situazioni che giungono al Centro «non sono semplicemente complessità cliniche: sono complessità relazionali, economiche, sociali, traumatiche». Per questo, nella nuova sede «abbiamo scelto di non prescindere da queste dimensioni, nonostante sarebbe più semplice», adottando una presa in carico che guarda all’intero sistema: il bambino o ragazzo, ma anche la famiglia, il contesto scolastico, la vita quotidiana, ponendo al centro la persona nella sua interezza. Prendersi cura, ha affermato, significa “tenere insieme” tutti questi aspetti, con il desiderio di riparare ciò che è ferito e di offrire protezione, dignità e possibilità a chi ne ha bisogno. In quest’ottica, il nuovo Spazio GiraSole «nasce per affermare un principio importante: le situazioni più complesse non sono un margine del lavoro educativo, ma ne costituiscono il cuore, richiedendo risposte condivise e competenti».
A intervenire è stata poi Annalisa Tofani, direttrice sanitaria e medico neuropsichiatra e direttore sanitario del centro, che ha illustrato l’attività all’interno di un modello continuativo di cura, spiegando la volontà di seguire con costanza e flessibilità l’evoluzione del bambino, senza interruzioni nell’assistenza. La Dott.ssa Tofani ha evidenziato che un approccio continuativo, dall’infanzia all’età adulta, è ciò che consente di costruire un percorso realmente personalizzato, in cui ogni fase di crescita trova il supporto necessario al momento giusto. Questo significa, ad esempio, offrire programmi che si adattano ai cambiamenti di esigenze quando il ragazzo diventa adolescente e poi adulto, garantendo continuità terapeutica ed educativa in ogni transizione di vita.
In chiusura, ha portato il suo contributo Antonella Zaccariello, medico e referente distrettuale del Lions Club per il Service Autismo e Inclusione. Nel suo intervento Zaccariello ha posto l’accento sul ruolo fondamentale della coesione sociale come fondamento per costruire comunità più aperte e solidali, capaci di sostenere ogni persona nel suo percorso di crescita. Ha ricordato come solo facendo rete, coinvolgendo associazioni come i Lions, le istituzioni, il privato sociale e i cittadini, si possano creare contesti davvero inclusivi, in cui nessuno resta indietro e la disabilità diventa parte integrante della comunità.

A distanza, tramite un collegamento video, è intervenuta infine anche Patrizia Conti, già primario di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’ASST Lariana. La dott.ssa Conti, figura storica nel campo dei disturbi del neurosviluppo sul territorio comasco, ha voluto portare il suo saluto e il suo sostegno a tutto il gruppo di lavoro. Le sue parole di apprezzamento per il percorso compiuto dalla Cooperativa hanno ulteriormente sottolineato l’importanza di fare rete tra servizi pubblici e privati, specialisti e famiglie, per garantire continuità di cura e qualità degli interventi.

L’evento si è svolto in forma istituzionale, con inviti riservati ai rappresentanti delle amministrazioni locali, della rete socio-sanitaria, ai partner della Cooperativa e agli ospiti ufficiali. Dopo i saluti, gli interventi e il taglio del nastro, i presenti hanno avuto l’occasione di visitare i nuovi spazi. L’inaugurazione ha rappresentato un’occasione formale di confronto tra enti pubblici, professionisti e mondo del terzo settore, sottolineando l’importanza della collaborazione territoriale nella costruzione di servizi realmente inclusivi e capaci di rispondere ai bisogni emergenti.
Famiglie al centro: autismo, scuola e nuovi bisogni emergenti
La storia di CPE e del suo Spazio GiraSole nasce dall’ascolto costante delle famiglie e delle esigenze reali emerse in questi anni. Fin dal 2010, e successivamente dal 2012 con l’avvio del servizio in regime convenzionato nell’ambito di un progetto regionale sperimentale, la Cooperativa ha sviluppato una competenza specifica nell’accoglienza e nella riabilitazione dei minori con diverse fragilità diventando un punto di riferimento territoriale per la presa in carico globale dei bambini e delle loro famiglie. Parallelamente, tramite progetti sul campo come il progetto biennale (sperimentazione di Regione Lombardia) E.V.A. – Evoluzione Autismo, un'equipe dedicata ha potuto osservare da vicino (presenza in oltre 50 scuole) le criticità dell’attuale modello scolastico inclusivo: nonostante le buone prassi, in molti casi l’inserimento scolastico tradizionale si rivela una vera forzatura per i bambini con bisogni complessi e gravi compromissioni comunicative, relazionali e comportamentali. Spesso questi alunni non riescono a sostenere una frequenza regolare, generando situazioni di forte stress e disorientamento sia per loro sia per le loro famiglie. La conseguenza più evidente è che i genitori-caregiver, soprattutto le madri, finiscono in una condizione di isolamento e sovraccarico assistenziale: la mancanza di servizi diurni flessibili e personalizzati impedisce infatti a molti di loro di proseguire l’attività lavorativa, con importanti ricadute sociali ed economiche.
Proprio a partire da queste constatazioni, e dal confronto quotidiano con le UONPIA, le scuole e i servizi educativi territoriali, è nata la volontà di progettare un servizio innovativo capace di rispondere in modo concreto e sostenibile a tali bisogni ancora poco coperti. Il nuovo Centro Diurno a ciclo Continuo risponde esattamente a questa esigenza: come spiega la dott.ssa Mazzillo, «il nuovo servizio vuole configurarsi come uno spazio educativo e abilitativo flessibile, pensato per minori con disabilità, in particolare con disturbi del neurosviluppo. Un servizio capace di integrare o affiancare il percorso scolastico tradizionale, offrendo un ambiente protetto, stimolante e altamente personalizzato. Un luogo dove il bambino possa essere accolto secondo i propri tempi e capacità, in una logica di reale inclusione e promozione dell’autonomia, e dove la famiglia possa trovare sollievo e supporto concreto, contribuendo a migliorare la qualità di vita dell’intero nucleo familiare». In pratica, il CDC offrirà orari più adattabili rispetto a un centro diurno classico, così da affiancarsi o sostituirsi parzialmente alla scuola quando necessario, soprattutto nei momenti o per i ragazzi per cui l’ambiente scolastico risulta troppo impegnativo. L’obiettivo è duplice: da un lato garantire al minore un percorso abilitativo su misura, che includa attività quotidiane di autonomia e socializzazione, terapie specialistiche e sostegno educativo; dall’altro dare ai genitori sollievo e supporto nella gestione quotidiana, riducendo il loro isolamento e coinvolgendoli attivamente nel progetto di crescita del figlio.
Le famiglie, infatti, non sono viste come semplici destinatarie di un servizio, ma come partner attivi del cambiamento. L’esperienza maturata dal Centro conferma che lavorare esclusivamente sul minore, senza attivare parallelamente le risorse genitoriali, non basta a garantire risultati solidi e duraturi. Per questo, il nuovo modello prevede anche un accompagnamento costante per i caregiver, attraverso consulenze pedagogiche, formazione e gruppi di supporto, affinché i genitori possano acquisire strumenti e fiducia nelle proprie competenze educative. In prospettiva, la Cooperativa intende continuare a operare con un approccio ecologico e sistemico, valorizzando la famiglia e la scuola come risorse chiave: sono già in fase di accreditamento anche servizi domiciliari, che permetteranno interventi direttamente nei contesti di vita del bambino, e collaborazioni sempre più strette con gli istituti scolastici.
Con la nuova sede di Villa Guardia, Centro Progetti Educativi conferma dunque la propria volontà: creare una comunità di cura attorno alle persone fragili, dove ogni professionista operi in sinergia con la famiglia per costruire percorsi di crescita inclusivi. Il nome GiraSole non è casuale: richiama il volgere lo sguardo verso la luce, verso ciò che fa crescere. E con radici solide, l’esperienza di 25 anni e il legame con il territorio, questo nuovo spazio vuole permettere a tanti bambini, ragazzi e adulti di fiorire nella pienezza delle proprie potenzialità.

Risorse e contatti utili
Per approfondire e rivedere i momenti salienti dell’inaugurazione è disponibile un Press-kit completo dell’evento (comunicato stampa, foto ufficiali e materiali).
Per chi desidera conoscere da vicino il centro e i servizi offerti, è sempre attiva la possibilità di prenotare un incontro o una visita guidata alla struttura: il nostro staff sarà lieto di accogliervi. Visitate la sezione Servizi del sito per scoprire nel dettaglio tutte le opportunità terapeutiche, educative e riabilitative che la Cooperativa offre alle famiglie.








































Commenti